“Il Depositario dell’Eco”, di Carlotta Martello, è una di quelle storie che offrono il giusto mix di adrenalina e personaggə carismaticə.
Lo steampunk non ha particolarmente attecchito in Italia nel corso degli anni, eppure l’autrice è riuscita ad avvicinare lə lettorə a un genere che, personalmente, ho sempre trovato affascinante.
Tra aeronavi, città sospese tra il futuro e il passato e una scienza che sembra mischiarsi alla magia, qui c’è tutto quello che lə amantə del genere desiderano.
Questo è un romanzo con un’anima tutta sua, un’avventura che ti trasporta in un mondo che è tanto distante quanto vicinissimo al nostro.
Il mistero dei Primi viene svelato pagina dopo pagina, attraverso gli occhi e la mente di Kyle Blackburn, che diventa un eroe inaspettato partendo dai bassifondi di Nova-Londra.
Nonostante il suo lavoro di ladro, Kyle è un protagonista profondamente onesto. Nelle sue insicurezze e paure, scopriamo di trovarci davanti a un giovane uomo che vorrebbe solo prendere coscienza del proprio passato e costruirsi un futuro diverso. Ma il raggiungimento della libertà personale diventa ancora più un miraggio quando, durante l’ultimo colpo della sua carriera, la sua strada si incrocia con quella della nobile Astrid St.Clair e con l’anello che la donna porta al collo.
Io ho trovato nel personaggio di Astrid una giovane tanto affascinante quanto riservata.
In questa storia, che racconta della netta differenza tra nobili e lə ultimə della società, tra privilegio e disperazione, Astrid si muove su un filo sottilissimo, per poter prendere in mano la sua vita. A volte mi è sembrata così distante da rendermi molto più facile esprimere il mio amore per Kyle, ma è lei la personalità da tenere d’occhio. Questo l’ho capito soprattutto nell’atto finale di questo primo libro, foriero di nuove prove ancora più difficili per la nobildonna. Ancora più affascinante è il dualismo tra quest’ultima e il cugino Dorian, che ha in sé lo stesso fascino oscuro, a tratti impalpabile, reso sempre più manifesto pagina dopo pagina.
Alistair, però, ha il mio cuore. Sarà che si chiama come uno dei miei personaggi preferiti di Dragon Age, sarà che è letteralmente l’uomo più buono, fedele e determinato che abbia mai conosciuto, ma credo fermamente che senza di lui questa storia non sarebbe stata possibile. In un romanzo in cui lə giovani protagonistə sono alla continua ricerca di loro stessə e del posto da occupare nel mondo, Alistair rappresenta una guida e, soprattutto, un filtro per noi lettorə.
Vedere Kyle e Astrid attraverso i suoi occhi mi ha permesso di concentrarmi su sfumature dei loro caratteri che, da solo, avrei rischiato di ignorare.
Alistair è il cuore, il filo conduttore, il guardiano e la speranza.
Sono profondamente grato a Carlotta per avergli dato vita.
Consiglio questo romanzo a chi ama il genere e, soprattutto, a chi vuole scoprirne la bellezza. Io non vedo l’ora di scoprire cosa accadrà nel prossimo libro!
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Questo articolo: Il depositario dell'eco - L'inizio dell'epica saga steampunk
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- Post Fata Resurgo - La saga romantasy interstellare continua: VolumeChiara SaccutaCopertina flessibile
Dall'editore
Lo steampunk vive, e batte al ritmo del cuore di Kyle
Salvare se stessi, per salvare il mondo
Qualcosa, nella della titanica Nova Londra, sempre voler tornare in vita. Un mistero, nascosto nel passato e all'ombra degli intrighi familiari delle più potenti famiglie del nuovo mondo, risorto sulle ceneri dei Primi. Un mistero che ha a che vedere con Kyle, ma non solo. Il meccanismo che ha rimesso in moto potrebbe avere a che fare con le sorti del mondo intero! Ma lui si rivelerà pronto a questo?
Una minaccia nascosta nel labirinto del tempo
Kyle Blackburn non avrebbe mai pensato che un piccolo furtarello l'avrebbe reso protagonista di un conflitto così grande e pericoloso. Per salvare se stesso non gli resta che seguire Astrid, figlia del Conte St. Clair, e Alistair, la sua imponente quanto affabile guardia personale, affidandosi agli appunti del nonno di Astrid e ai suoi studi sui Primi, oltre che alle voci e ai sussurri che lo perseguitano.
Un'avventura epica, un mondo steampunk
Il mondo è cambiato. I Primi sono caduti e il mondo è stato ricostruito. Le tecnologie antiche sono andate perse. Ora ci si affida al vapore, e all'energia che questo è in grado di fornire. Le grandi areo-navi solcano i cieli di Nova Londra, le carrozze meccaniche i pavimenti dei Livelli, collegati dei pilastri-ascensori. Ma Kyle avrà modo di esplorare il mondo, e scoprire tante applicazioni diverse del vapore.
Non un semplice libro steampunk, ma un vero portale verso un'avventura travolgente
Con il Depositario dell'Eco inizia un'avventura travolgente che porterà i protagonisti a scoprire verità sempre più folli. Una minaccia terribile che incombe sul mondo intero, al ritmo dell'orologio da taschino di Kyle, verrà rivelata, ma provare a distruggerla non sarà affatto semplice.
Preparati ad affrontare un viaggio ricco d'azione, di colpi di scena, di fughe e combattimenti, di lacrime, risate, emozioni e ricordi. Qualcosa di grande è appena iniziato e da ora puoi farne parte anche tu!
Ascolta l'eco, salva te stesso: salva il mondo!
Avrebbe voluto dirgli che certi segreti li avrebbe volentieri lasciati sepolti, ma purtroppo aveva visto con i suoi occhi che alcune verità erano come semi: per quanto in fondo si piantassero, prima o poi venivano fuori lo stesso.
Cosa troverai nel Depositario dell'Eco
- Un mondo steampunk suggestivo e affascinante ambientato in un futuro lontano, molto lontano
- Un'avventura trascinante, emozionante e adrenalinica, che metterà a dura prova i lettori
- Un mistero nascosto nel passato, una minaccia per il futuro
- Un cast corale che sentirai amico, al quale non potrai non affezionarti
Informazioni sull'autore
Buon esordio
Punto di forza di questa storia è l’ambientazione, urbana e peculiare, ricca di dettagli concreti e vividi che creano un’atmosfera molto definita, molto personale. Mi è capitato di associarla a quella di Locke Lamora e di Arcane. Sono rimasta affascinata dalle aereonavi e, in generale, è stato divertente scoprire le originali architetture delle varie città, molto evocative. Menzione d’onore a certe specifiche scene che mi hanno molto colpita. Non posso fare spoiler, ma il prologo è una di queste: intenso, definitivo, oscuro. La scrittura rimane scorrevole, chiara e specifica, anche se a volte i dialoghi non mi hanno convinta, mi sono sembrati un po’ troppo costruiti, mentre avrei voluto qualcosa di più informale, squillante, rude forse. E, tirando fuori un’altra nota critica, ci sono stati certi snodi di trama che mi hanno lasciato un po’ troppo poco coinvolta, mi sarei aspettata più drammaticità o intensità. Certe rivelazioni sono arrivate troppo tranquille, troppo tiepide. Probabilmente è il mini gut che è in me che parla. In ogni caso, essendo anche il primo romanzo dell’autrice, non mi sento delusa. Lo stile e le idee promettono bene, e forse è questo il concetto che vorrei davvero passare: ho percepito potenzialità in questa penna, ecco perché meglio tenere le orecchie dritte per le prossime pubblicazioni.
Recensioni migliori da Italia
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- Recensito in Italia il 11 luglio 2024
Punto di forza di questa storia è l’ambientazione, urbana e peculiare, ricca di dettagli concreti e vividi che creano un’atmosfera molto definita, molto personale. Mi è capitato di associarla a quella di Locke Lamora e di Arcane. Sono rimasta affascinata dalle aereonavi e, in generale, è stato divertente scoprire le originali architetture delle varie città, molto evocative. Menzione d’onore a certe specifiche scene che mi hanno molto colpita. Non posso fare spoiler, ma il prologo è una di queste: intenso, definitivo, oscuro.
La scrittura rimane scorrevole, chiara e specifica, anche se a volte i dialoghi non mi hanno convinta, mi sono sembrati un po’ troppo costruiti, mentre avrei voluto qualcosa di più informale, squillante, rude forse. E, tirando fuori un’altra nota critica, ci sono stati certi snodi di trama che mi hanno lasciato un po’ troppo poco coinvolta, mi sarei aspettata più drammaticità o intensità. Certe rivelazioni sono arrivate troppo tranquille, troppo tiepide. Probabilmente è il mini gut che è in me che parla.
In ogni caso, essendo anche il primo romanzo dell’autrice, non mi sento delusa. Lo stile e le idee promettono bene, e forse è questo il concetto che vorrei davvero passare: ho percepito potenzialità in questa penna, ecco perché meglio tenere le orecchie dritte per le prossime pubblicazioni.
Immagini presenti nella recensione
- Recensito in Italia il 25 aprile 2024
