Tra le meraviglie del Vulture e la musicalità delle rime, il poeta Orazio ci guiderà a conoscere, in un viaggio immaginario, la bellissima Basilicata, terra di antichi sapori, di olio e di vino. Terra di vigne dove nasce l’Aglianico del Vulture.
Il suo profumo sarà la scia lenta e silenziosa tra i tesori e la storia che la Basilicata ci offre. Incontreremo Federico II, i suoi castelli, le sue opere, la sua storia che oggi ancora vive con il falco e la falconeria.
Il volo rapace e regale attraverserà le bellezze di Venosa, planerà sui castelli di Melfi, Monteverde e Lagopesole attraversando Barile, Rapolla, Ripacandida “la piccola Assisi”, per poi virare su Acerenza con la sua unica e magnifica cattedrale.
Tra i zampilli delle cascate di san Fele fino a Monticchio cederà il testimone alla millenaria “falena” la bramea del Vulture”.
Misteriosa e vellutata ci regalerà la bellezza dei laghi dove il verde si tinge di cielo e le acque minerali naturali dissetano il sapore, la bellezza e la pace fino alla Badia di San Michele Arcangelo.
Il Vulture, l’antico Vulcano, è sempre lì, Imperioso, bellissimo, signorile, unico e solitario, dimora dei briganti è il guardiano del tempo e dei tesori lucani. Fonte di ispirazione e ristoro dei pensieri è la “cura“ che madre natura ha offerto per respirare quell’aria fina, per assaporare le delizie del palato e inebriare gli occhi dove la bellezza vive…
…sssss… sssss… silenzio… ora caro lettore, ascolta le affinità foniche dei sonetti che si intrecciano, ascolta il battito del Vulture e…
buon viaggio
L’autore
Adriano De Lorenzo nasce a Melfi (Pz) nel luglio del 1970.
Irpino perché di Monteverde irpino, un piccolo e bellissimo borgo medievale della provincia di Avellino, dal 2016 uno dei borghi più belli d’Italia.
Imprenditore, arredatore e interior designer. È poeta, artista, escursionista e vive a Melfi con Giuseppina e i suoi tre figli Cesare, Giammaria e Ginevra.
Amante degli animali, il suo cane è Kyra un corso italiano. Nel tempo libero la musica è la colonna sonora del suo tempo, che lo accompagna verso nuove e inedite escursioni assaporando i doni che Madre natura regala come il magnifico aglianico del Vulture.
Si definisce il sonettista… e per sempre… Carpe Diem.
