§1. Perché l’ho ordinato?La terapia del laser a bassa potenza, conosciuta anche come “LLLT” (che sta, appunto, per “Low Level Laser Therapy”), è un trattamento curativo utilizzato da oltre mezzo secolo, la cui efficacia è tuttora oggetto di forti discussioni tra gli scienziati. Si tratta di una metodica non invasiva, come testimonia il fatto che solitamente viene chiamata anche terapia del laser “a freddo”, nel senso che il fascio luminoso generato, essendo di bassa intensità, non ustiona l’epidermide, ma produce una sensazione di calore appena percettibile. Viene usata in numerosi àmbiti, tra cui quello fisioterapico, ortopedico, dermatologico, tricologico, odontoiatrico, veterinario, estetico, ecc. Una straordinaria versatilità d’impiego, che emerge nella pagina promozionale di Amazon, dov’è vi è un fitto elenco delle sue applicazioni medicamentose, che, giova sottolinearlo, è solo paradigmatico e non tassativo, visto che si tratta di una lista in continua evoluzione.Tra le proprietà che maggiormente le vengono tributate e che mi ha spinto ad ordinare l’apparecchio in parola ci sono la cura delle infiammazioni e l’attenuazione del dolore. Sembrerebbe che l’energia fornita alle cellule dall’irradiazione luminosa del raggio laser, le stimolerebbe ad un miglioramento del loro metabolismo e determinerebbe, di conseguenza, un aumento della circolazione sanguigna nei tessuti; verrebbero a crearsi nuovi vasi sanguigni che velocizzano la cicatrizzazione delle lesioni muscolari.Prima di procedere all’illustrazione dello strumento che ho provato mi preme sottolineare che non ho specifiche competenze in campo medico o scientifico, per cui invito il lettore a prendere con le pinze le mie parole, che sono esclusivamente frutto delle sensazioni sperimentate. Come per qualsiasi altra apparecchiatura biomedicale, ritengo sia opportuno far precedere l’utilizzo di questo dispositivo da un consulto medico, che ne asseveri la sicurezza e l’efficacia in relazione alla propria situazione clinica.§2. Confezionamento ed etichettatura.L’apparecchio in parola, identificato dalla sigla “HD-CureS”, è contraddistinto dal marchio “KTS”, di cui è titolare un’azienda sinica dal nome impronunciabile che, con tale brand, commercializza apparecchiature biomedicali. Io ho ordinato il modello più economico, ovvero quello equipaggiato con 14 diodi, dei quali 12 con lunghezza d’onda di 650 nm (e potenza di 5 mW) e 2 con lunghezza d’onda di 808 nm (e potenza di 150 mW). La scelta è caduta sulla versione di colore nero, che ho ipotizzato essere più resistente allo sporco.Il dispositivo arriva tra le nostre mani in una scatola di cartone riciclabile a onda, con rivestimento esterno in kraft bianco. All’interno dell’astuccio rinveniamo una valigetta in tessuto grigio con anima rigida (una sorta di bauletto), munita di zip a doppio cursore e maniglia di trasporto, la quale ospita la pistola e la sua dotazione, che sono opportunamente stabilizzate per mezzo di una compartimentazione in schiuma poliuretanica. Questo tipo di packaging scherma validamente i diversi agenti esterni che possono intervenire in fase di trasporto e di stoccaggio, compresi urti, vibrazioni, compressioni, polvere, umidità e muffa. Denota, inoltre, da parte del produttore, una marcata attenzione alla sostenibilità ambientale, consistente, nel caso specifico, nell’evitare le componenti inutili della confezione, privilegiando solo materiali riutilizzabili e/o riciclabili.Lo strumento è munito di una batteria ricaricabile agli ioni di litio da 3,7 V – 2600 mAh, non sostituibile dall’utente; gli elementi che lo accompagnano sono rappresentati da:● il caricabatteria da parete munito di presa europea a due poli (la c.d. “CEE 7/16”), molto simile a quello di uno smartphone/tablet, con output da 5 W (5 V – 1,0 A). Il cavo amovibile di cui è dotato è lungo circa 150 cm e reca ad entrambe le estremità un connettore maschio USB, che, però, da un lato è di tipo “A” e va collegato all’alimentatore de quo e dall’altro è di tipo “C” e va inserito nel fondo dell’impugnatura del dispositivo laser, dove c’è la porta munita di tappo antipolvere;● un paio di occhiali protettivi con relativo panno in microfibra per la pulizia della lente verde che li correda;● il manuale d’uso, purtroppo solo in inglese e cinese. Superato l’ostacolo della lingua tramite una delle tante risorse gratuite reperibili on line, si rivela di grado essenziale, ma, comunque, adeguato alla semplicità d’uso dell’apparecchio. Risulta piuttosto chiaro, grazie anche alla presenza di alcune raffigurazioni esplicative. È integrato da una tabella riassuntiva, che fissa tempi e modalità di utilizzo del dispositivo in relazione a quelle che sono le infiammazioni e le algie più ricorrenti.Altrettanto intelligibile si rivela l’etichettatura, la quale è correttamente impressa sia sull’imballaggio che sul dispositivo. Si articola in una serie di simboli, che l’economia di questa trattazione non mi permette di analizzare compiutamente. Mi limito a rilevare la presenza de:― la marcatura “CE”, che, come sappiamo, garantisce al consumatore la conformità a tutte le normative, vigenti all’interno della Comunità Europea, che disciplinano la produzione e l’immissione sul mercato dell’oggetto (compresa la direttiva europea “RoHS”, che impone restrizioni sull’uso di determinate sostanze pericolose, come piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, ecc.). Ricordo a me stesso che, giusta l’art. 10 della Direttiva 2006/95/CE, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico, su questo genere di merce la marcatura “CE”, non solo dev’essere visibile, facilmente leggibile e indelebile, ma deve necessariamente essere apposta sul prodotto e non solo sull’imballaggio, a meno che la prima soluzione non sia praticabile;― il simbolo di pericolo e l’etichetta esplicativa con le relative avvertenze imposti dalla norma “IEC 60825-1:2017” concernente la sicurezza dei prodotti laser, dai quali, tra le altre cose, si evince che quello in questione è di classe “3B”;― il logo “UKCA” (ossia, “UK Conformity Assessed”), che, introdotto dopo la “Brexit”, assevera il rispetto dell’ordinamento britannico (in sostanza, è l’omologo della marcatura “CE”);― il pittogramma del contenitore di spazzatura su ruote, barrato da una croce ed accompagnato da un sottostante segmento pieno orizzontale, che ricorda l’obbligo di non gettare i rifiuti elettrici ed elettronici (i c.d. “RAEE”) tra quelli ordinari, bensì in appositi contenitori o presso la piattaforma ecologica. Sempre in tema di sostenibilità ambientale, troviamo anche il nastro triangolare di Möbius, il quale indica la riciclabilità del prodotto o della sua confezione e/o la loro realizzazione con materiali riciclati.Il consumatore trova, inoltre, tutte le altre notizie di cui ha bisogno nella pagina Amazon, i cui contenuti testuali e fotografici descrivono l’articolo in maniera talmente puntuale ed organica, che sembra di averlo tra le mani. Data la piena rispondenza, sia dal punto di vista strutturale che funzionale, dell’esemplare ricevuto a tale illustrazione, evito di fornirne una descrizione eccessivamente dettagliata, in quanto avrebbe buone possibilità di risultare ridondante e soporifera. Reputo più proficuo soffermarmi su alcuni dei suoi tratti essenziali, riportando, per lo più, le impressioni registrate sinora, nella speranza che possano servire a far comprendere al potenziale acquirente se risponde o meno alle proprie esigenze.§3. Le caratteristiche strutturali.Osservando attentamente il dispositivo, emerge sùbito una certa acribia manifatturiera, palesata sia dalla totale assenza di bave o di altre lampanti imperfezioni, sia dall’inappuntabile assemblaggio dei vari componenti, i quali, come testimonia la perfetta sigillatura e l’assenza di giochi o di traballamenti, risultano validamente accoppiati. Prendendolo tra le mani, si avverte una non trascurabile solidità costruttiva, riconducibile all’apprezzabile consistenza della carcassa in ABS nero, la quale, nel corso della sperimentazione, si è rivelata abbastanza resistente ai graffi, agli urti e alle cadute. Garantisce, inoltre, sia un efficace isolamento termico, palesato dall’insensibilità alla temperatura ambientale, sia una valida dissipazione del calore, evidenziata dall’assenza di episodi di surriscaldamento, nonostante l’assenza di fori di ventilazione. Lo strato superficiale opaco dissimula egregiamente le ditate e lo sporco (anche per via della tinta); essendo uniforme e non poroso, risulta facile da igienizzare, rivelandosi, pertanto, pienamente idoneo all’impiego “sanitario” (le istruzioni per la pulizia sono riportate con dovizia di particolari nel manuale d’uso). Personalmente, non ho registrato né fenomeni di sudorazione della mano, né reazioni allergiche, a riprova della buona qualità dei polimeri impiegati, che non esalano, tra l’altro, cattivi odori legati alle fasi di lavorazione.L’apparecchio rassomiglia ad un soffione di qualche anno, quando questo genere di accessori non avevano dimensioni esagerate. L’impugnatura, di forma semicircolare, è piuttosto ergonomica; l’angolazione che la caratterizza si adatta magnificamente alla naturale inclinazione del polso. La sua struttura simmetrica è adeguata sia all’utilizzatore destrimane che mancino. Essendo larga 38 mm e spessa 30 mm è adeguata ad ogni tipo di mano, le cui dita trovano un comodo alloggio nella parte anteriore, che è alta ben 120 mm. La sua superficie rugosa, oltre ad offrire un ineffabile “touch and feel”, assicura un ottimo grip, a prova di mani sudate o non perfettamente pulite.Le diverse persone a cui ho fatto provare il dispositivo, benché avessero mani di taglia differente, lo hanno sempre giudicato molto maneggevole. Il merito di ciò dev’essere ascritto, non solo alle valide doti dell’impugnatura sinora celebrate, ma anche alla discreta compattezza dell’apparecchio, che lo rende pure facilmente trasportabile (le sue ridotte dimensioni implicano che anche la custodia che lo ospita sia esigua😜). Nello specifico misura 200 x 60 x 40 mm e pesa circa 179 g, i quali sono ben distribuiti, come ratificato dal suo appagante bilanciamento. Concorre, inoltre, alla buona maneggiabilità l’assenza di un cavo di alimentazione.§4. Le doti funzionali.Il dispositivo è estremamente semplice da usare. Il suo funzionamento, che non è caratterizzato né da emissioni rumorose né da vibrazioni, è regolato da 2 tasti a pressione, collocati sul retro dell’impugnatura, all’estremità superiore. Uno governa l’accensione e lo spegnimento; l’altro, azionato in modo sequenziale, consente di impostare il timer da 5 a 30 minuti (ogni impulso determina un incremento di 5 minuti; laddove, una volta selezionato il valore desiderato, s’intenda diminuirlo, occorrerà fare tutto il “giro”. Giova sottolineare che, quando l’apparecchio viene spento, l’impostazione del timer ritorna ad essere quella di default, ossia 5 minuti). L’intensità del fascio luminoso non è regolabile, però può essere gestita avvicinando o allontanando il dispositivo dalla zona da trattare.I 2 predetti pulsanti, connotati dallo specifico pittogramma, risultano facilmente individuabili ed agevolmente raggiungibili con il pollice della mano che impugna, per cui anche se l’altra mano è impegnata non ci sono problemi. Il loro azionamento è alquanto agevole anche per polpastrelli piuttosto grandi. Godono, inoltre, di un’apprezzabile sensibilità, che trova un complemento ideale nell’immediatezza della risposta all’impulso; i tempi di latenza sono, infatti, pressoché inesistenti. Accresce la funzionalità di questi comandi, oltre al cicalino che li accompagna (che non può essere escluso), il display LCD, collocato posteriormente ai diodi, il quale misura all’incirca 55 x 45 mm e permette di monitorare il tempo residuo del trattamento e il livello della batteria. Le cifre a luce bianca fredda che campeggiano sullo sfondo nero sono sufficientemente grandi e illuminate, per cui si leggono bene da qualsiasi angolazione.La praticità di questo dispositivo viene enfatizzata dalla pregevole autonomia della sua batteria integrata, che il fabbricante fissa, in maniera estremamente approssimativa, a 4 giorni. Un dato che, sinceramente, non mi sento né di confortare, né di smentire, avendo io fatto un utilizzo piuttosto frazionato dell’apparecchio, il quale, comunque, dopo essere stato acceso, si spegne automaticamente dopo circa un minuto se non viene intrapresa alcuna azione da parte dell’utente. Posso solo ribadire che quello asseverato dal produttore è un valore meramente indicativo, in quanto è ben noto che la durata di qualsiasi batteria è molto volubile, in quanto dipende da diversi fattori, tra cui, in primis, le modalità di utilizzo e le condizioni ambientali.La procedura di ricarica, che è strettamente influenzata dalla quantità di energia residua dell’accumulatore interno, richiede oltre 3 ore e può essere monitorata attraverso quella stessa spia che, in fase di funzionamento, indica l’autonomia residua della batteria. Il fabbricante consiglia, per le prime 3 volte, di far scaricare completamente la batteria e di eseguire una ricarica non inferiore alle 10 ore.§5. Le considerazioni finali.L’apprezzabile valore costruttivo e il ragguardevole bagaglio funzionale, tecnologicamente evoluto ma di facile utilizzo, celebrati nelle righe che precedono, giustificano, secondo me, pienamente il prezzo di 142,99 euro, il quale in questo periodo è ridotto del 15%, per cui è di 121,54 euro, cifra, a mio parere, piuttosto competitiva.Il limitato periodo di utilizzo mi impedisce di formulare una valutazione attendibile riguardo alla durevolezza dell’apparecchio. Posso spingermi ad un giudizio prognostico, che, sulla scorta della buona impressione destata dall’esemplare testato, non può che essere positivo. Come diceva Lorenzo il Magnifico, però, “del doman non v’è certezza”; sarà, in effetti, la prova di lungo periodo a decretare la permanenza o meno di tutte quelle proprietà che ho celebrato nel corso di questa recensione.Puntualizzo che la mia valutazione non tiene conto della denunciata carenza delle istruzioni in italiano (che, soprattutto quando si tratta di un dispositivo biomedicale, devono necessariamente essere chiare ed esaurienti!), non tanto perché validamente vicariate dal ricco bagaglio informativo della pagina Amazon, né per l’uso abbastanza intuitivo dell’apparecchio, quanto perché la riscontrata carenza potrebbe pertenere esclusivamente alla confezione recapitatami per la sperimentazione.