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Nella vita dei burattini Formato Kindle

4,3 4,3 su 5 stelle 174 voti

In una foresta antica e sperduta, in mezzo ad alberi maestosi, c'è una curiosa casetta in cui abitano tre robot: Giovanni Lawson, detto Gio, androide inventore; l'Infermiera Ratched, macchina per l'assistenza sanitaria dolcemente sadica; e Rambo, piccolo aspirapolvere ansioso. Insieme a loro il giovane Victor Lawson, unico essere umano della famiglia.

La vita scorre tranquilla finché un giorno Vic trova e ripara un androide sconosciuto chiamato Hap, e scopre che lui e Gio condividono un oscuro passato.

L'arrivo di Hap turba la serenità della famiglia, che fino a quel momento ha vissuto nascosta, svelandone la posizione agli agenti dell'Autorità a caccia di ribelli.

Gio viene catturato e portato nella Città dei Sogni Elettrici, dove rischia di essere smantellato o, peggio, riprogrammato. E così, per salvarlo, Victor, Hap, Rambo e l'Infermiera Ratched si mettono in cammino attraverso un paese ignoto e ostile.

Il viaggio sarà l'occasione per riflettere su ciò che distingue un cuore umano da un cuore meccanico, e Vic si troverà a compiere una scelta decisiva: sarà in grado di aprirsi all'amore, con tutto quello che comporta?

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Dettagli prodotto

  • ASIN ‏ : ‎ B0C5ZNQ6WR
  • Editore ‏ : ‎ MONDADORI (20 giugno 2023)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Dimensioni file ‏ : ‎ 1360 KB
  • Da testo a voce ‏ : ‎ Abilitato
  • Screen Reader ‏ : ‎ Supportato
  • Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Abilitato
  • Word Wise ‏ : ‎ Non abilitato
  • Memo ‏ : ‎ Su Kindle Scribe
  • Lunghezza stampa ‏ : ‎ 473 pagine
  • Recensioni dei clienti:
    4,3 4,3 su 5 stelle 174 voti

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TJ Klune
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Recensioni clienti

4,3 su 5 stelle
4,3 su 5
174 valutazioni globali
E se nel mondo gli umani fossero scomparsi?
4 Stelle
E se nel mondo gli umani fossero scomparsi?
Prima di scrivere questa recensione mi sono presa una pausa di qualche giorno, per metabolizzare il tutto.“Nella vita dei burattini” è un’opera particolare, non per tutti, lo ammetto, ma è una storia di consapevolezza.Guarda con occhio critico alle azioni dell’umanità, a quanto il male del mondo sia causa e conseguenza delle sue azioni.Pone davanti agli occhi del lettore un mondo governato dai robot, in cui ogni forma di vita umana è stata debellata e anche il più flebile accenno di libero arbitrio, cancellato.TJ Klune, sfruttando la favola di Pinocchio, dona un’ultima speranza al mondo, incarnandola nel personaggio di Victor, ultimo essere umano vivente sulla terra.Con l’aiuto del suo coraggio e della sua intelligenza, Vic cercherà di salvare tutto ciò a cui tiene, di dare un futuro alla sua insolita famiglia e di vivere quella vita che, con le unghie e con i denti, ha conquistato.
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Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 27 giugno 2023
Generi. Quanti ce ne sono in "Nella vita dei burattini"? Vediamo, c'è la favola, almeno all'inizio, dolce e delicata, sospesa nel tempo e nello spazio. C'è il distopico, che fa dolorosamente riflettere, portando alle estreme conseguenze una o più caratteristiche del nostro mondo. C'è lo Sci-fi, perché, in fondo, parliamo di macchine senzienti e di androidi e del mondo che governano. C'è il romanzo di formazione, perché questo è un viaggio, una ricerca, che porterà alla scoperta di verità che scorticano l'anima e alla crescita di Vic, che da ragazzo diventa uomo. C'è il romanzo per ragazzi, perché sui loro cuori ancora giovani, queste parole potrebbero incidersi con una profondità eccezionale. C'è la narrativa più pura e adulta, che affronta i più svariati temi.
🔹Strati. Quanti sono gli strati che compongono questo romanzo? Tantissimi, e ad ogni riflessione che vi faccio sopra, ne trovo un altro.
🔹Emozioni. Quante quelle che ho provato? Non so dirvelo, perché mi hanno travolta come un fiume in piena e perché erano, no, sono, talmente interconnesse tra loro, che faccio fatica a distinguere l'una dall'altra.
🔹Domande. Quante domande mi sono rimbalzate tra mente e cuore durante e dopo questa lettura? Così tante che non ci ho ancora fatto pace.
Cosa ci rende umani? La scintilla della creatività? La nostra capacità di immaginare e poi rendere reale? La nostra mente che sa codificare gli stimoli esterni? Ma già adesso la AI, con la sua mera capacità di calcolo, sta dimostrando che sa, quanto meno, emularci bene, e lo farà sempre più... Allora sono i nostri sentimenti e le nostre emozioni? È la nostra libertà forse? La nostra capacità di scegliere? La nostra curiosità? Quando tutto quello che ci rende ciò che siamo ci porta alla distruzione, vale ancora la pena di essere umani?
Quando la creatura diventa più forte del creatore, cosa succede? Non è forse vero che, proprio perché creatura, essa porta in sé il germe del creatore, e con esso anche le sue debolezze?
La memoria che peso ha? Senza di essa possiamo essere migliori?
Cosa vuol dire perdonare? ricordare ma accantonare? Dimenticare ciò che è stato? E ancora, chi deve perdonare? E, in assenza del chi, come si vive?
Il libero arbitrio è davvero così importante? Meglio omologarsi o essere differenti? Meglio pensarla come gli altri o essere la dissonanza che risuona? Ma soprattutto: chi decide cosa è meglio? Perché ciò che è giusto per te lo deve essere anche per me? Quanti orrori, gEnocidi, steRmini sono stati fatti in nome di un bene superiore? Di un concetto di giustizia che, sicuramente, per qualcuno, avevo un senso profondo? Sotto l'egida di un ideale, che magari in senso assoluto, è (o forse sembra) ineccepibile?
Cosa si può fare per amore? Una rivoluzione in nome di esso è più "giusta" di una in nome di qualcos'altro?
🔹Scelte. Così tante scelte vengono compiute in questo romanzo. Tutte con un peso specifico altissimo, anche quelle che, lì per lì, appaiono insignificanti. Lo sa Gio, lo sa Victor, lo sa Hap...
🔹Risate. Quante me ne ha fatte fare questa lettura? Numerose, alcune a bocca aperta, altre con le lacrime agli occhi. Rambo e l'infermiera Ratched sono una fonte inesauribile di buon umore. Li ho adorati.
🔹Amore. Ce ne è tantissimo in queste pagine. Ed è quello più puro e candido che si possa immaginare, quello che diviene forza, speranza, scopo, mezzo e anche fine.
🔹Malinconia. Anche di questo sentimento è ricco il libro. Dolce e pungente, ha il sapore della perdita dell'innocenza, della responsabilità delle proprie azioni, della solitudine dell'unicitá.
🔹Cuore. Ecco lui è, scusate il gioco di parole, il cuore del romanzo. È la sede dell'anima, è di legno e metallo e, poiché serve un retaggio, anche di sangue. Mi ha ricordato un altro cuore, di un altro fantasy che ho amato tantissimo, in quel caso era piccolo e fragile e fatto di carta, ma anche lui batteva e anche lui era colmo di ricordi.
🔹Orgoglio, fatemelo passare, perché da brava Italiana non posso che essere orgogliosa che "Nella vita dei burattini" affondi le radici nella favola di Collodi.

Avrei tantissimo altro da dirvi, tantissimi altri argomenti di cui parlarvi, ma già così ho ampiamente sforato con la lunghezza della recensione.
Vi lascio con la frase che, incredibilmente tra le tante che ho sottolineato, mi ha fatto scoppiare a piangere. Forse perché arrivata alla fine, quando ero soprassatura di emozioni, forse perché parla di memoria... Fatto sta che la dice un personaggio che non è neanche secondario, di più, è una mera comparsa, ma dietro di essa c'è tutto un mondo:
"Salve. Salve. Salve. Non so cosa sono. Potete dirmelo voi?"

Hugs&kisses
20 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 1 marzo 2024
Ancora una volta TJ Klune non mi ha delusa, un libro scorrevole, non scontato, originale, emozionante e, perché no, un po' infantile.
Il libro è arrivato puntuale e in buone condizioni
Recensito in Italia il 5 marzo 2024
L'ho letto all'inizio dell'anno, è stata la mia prima lettura del 2024, e ho aspettato finora a scriverne una recensione perché volevo che sedimentasse dentro di me. Perché è così pieno di emozioni, riflessioni, sentimenti, verità, dolore, ironia, lacrime e sorrisi che parlarne prima di elaborare il tutto mi sarebbe stato impossibile.
Non è un libro leggero, non è "La casa sul mare celeste", per intenderci, che pur essendo pregno di messaggi meravigliosi e importanti rimane una coccola dall'inizio alla fine. No, "Nella vita dei burattini" è una coccola all'incirca per la prima metà, forse nemmeno, perché poi inizia a scavare, a incidere, a ferire. E cura, naturalmente, tutti i libri di Klune lo fanno, anche se "I burattini" lo fa a modo suo e forse non come mi aspettavo. E per questo l'ho trovato ancora più bello.
I temi sono quelli cari a Klune: diversità, inclusione, umanità in senso lato e non, realizzazione e felicità, e infine memoria, che qui riveste un ruolo fondamentale, con un accento particolare posto sulla sua mancanza. Questo libro è la perfetta dimostrazione - per me non necessaria - di quanto una storia di fantasia possa parlare di temi spaventosamente concreti e reali, di problemi quotidiani che tutti, prima o poi, ci troviamo ad affrontare.
I personaggi secondari sono meravigliosi: indelebili, divertenti, ironici, sarcastici in maniera inconsapevole. Vorrei un'Infermiera Ratched tutta per me. E Rambo, un aspirapolvere ansioso... Come si può non amare alla follia? E Gio, Vic e Hap... No, su di loro non dico nulla, lascio che siate voi a conoscerli, se lo vorrete. Io sono felice di averlo fatto perché sono certa che resteranno con me molto a lungo.

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