Una storia in chiaroscurotrae ispirazione da fatti realmente accaduti. Come tutte le storie di vita la trama si snoda attraverso tante vicende. Storie nella storia, esattamente come avviene nel vissuto di ciascuno.
Il contesto è il Belpaese, la cui trasformazione prodotta dallo scorrere del tempo e dall’omologazione di usi e costumi, viene rappresentato attraverso la percezione avvertita dai personaggi principali.
Nella narrazione faccio riferimento sia a tanti borghi (di cui non indico il nome) che alla capitale e alle città estere. Ho fatto questa scelta per evidenziare la sostanziale uniformità, esistente all’epoca dei fatti, tra i luoghi, caratterizzati tutti, da Nord a Sud, dai comuni denominatori della semplicità del vivere, dai valori radicati nella coesione sociale, dal sentimento di religioso rispetto verso la natura, amata con disincanto anche quando non benevola.
All’omogeneità della provincia fa da contraltare la grande città d’oltre Oceano, sinonimo di sfida per la sopravvivenza, e la capitale, vista dalle giovani generazioni come opportunità di lavoro e, negli ultimi scorci del secolo passato, come affermazione di libertà e di fuga dai parametri propri di ogni piccolo centro.
Nella trama si riverberano, in tutta la sua drammaticità, i riflessi prodotti dall’emigrazione (verso l’America Latina e verso il centro Europa) sulle vite dei protagonisti del romanzo, descritti attraverso le rivelazioni ricevute da loro stessi.
Quella che riporto dovrebbe essere la storia di Lena, se la sua non fosse così legata a quella di Giovanni.
Lena, probabilmente, definirebbe la sua vita come la storia di una sfida.
Io dico che la sua è stata una storia d’amore infinito per Giovanni, per me e per tutti quelli che l’hanno conosciuta. Una vita, e credo di non poter essere smentita, si fa storia solo quando consegna alla memoria l’impegno di amare smisuratamente gli altri da sé.
L’amore – e Una storia in chiaroscuro ne è una dimostrazione – non è soltanto un sentimento: se così fosse con il suo passare finirebbe anche il legame. L’amore è fatica e impegno nel rigenerarlo.
Non me ne voglia chi, andando oltre questa pagina, potrà avere l’impressione che troppo spesso io spogli Lena della centralità che è nelle mie corde, privilegiando altri, tra cui me stessa.
Chi avrà la pazienza di arrivare fino alla fine di questo romanzo comprenderà che l’avvicendarsi delle situazioni, variegate e complesse, attraverso le quali si è snocciolata l’intera sua esistenza ha richiesto che dessi voce a chiunque ha avuto un posto importante nel suo cuore.
Spero di riuscire a trasmettere il palpito della sua anima determinata e coraggiosa anche quando la narrazione dello svolgersi dei fatti la colloca in filigrana.
